Quando fotografiamo qualcuno, o desideriamo utilizzare un o una modella in una foto o una immagine, dobbiamo sempre prestare attenzione allo sguardo.
Leggi tutto “Usare lo sguardo nello storytelling visivo”Tag: pubblicità
Come si può applicare il neuromarketing alla pubblicità? Teoria & pratica di uno dei campi più promettenti di questa nuova disciplina
La danza della mente: come la sincronizzazione cerebrale influenza le storie e la cognizione
Gli umani non sono delle entità isolate, ma esseri sociali perfino a livello di cognizione, una funzione che necessita di uno spazio interpersonale per poter funzionare. Almeno, questo sembra il risultato a cui si perviene in base alle ricerche del neuroscienziato Uri Hallson.
Leggi tutto “La danza della mente: come la sincronizzazione cerebrale influenza le storie e la cognizione”La teoria dell’esposizione al messaggio spiegata brevemente
Nota anche come teoria ipodermica, la teoria dell’esposizione al messaggio fu elaborata durante gli anni ’30 del secolo scorso negli Stati Uniti dal politologo Harold Dwight Lasswell per spiegare i comportamenti delle masse di fronte all’affermazione dei regimi autoritari di quel periodo.
Leggi tutto “La teoria dell’esposizione al messaggio spiegata brevemente”I consigli di due esperti dell’esercito americano per uno storytelling persuasivo
Propaganda, guerre ed eserciti sono sempre stati un binomio indissolubile fin dai tempi di Caino e Abele; per questo motivo, rivolgersi agli esperti di comunicazione militare è da sempre una grande idea per chi è alla ricerca di buoni consigli per ottenere uno storytelling persuasivo particolarmente efficace e vincente.
Leggi tutto “I consigli di due esperti dell’esercito americano per uno storytelling persuasivo”Ridurre la distanza psicologica per aumentare le conversioni
Nel difficile e altamente competitivo mercato online di oggi non c’è marca che non debba affrontare la sfida di attirare e convertire i potenziali clienti. La spesa in pubblicità, purtroppo, è di poco aiuto: anche se si riesce ad attirare più persone sul sito, convincerle effettivamente a fare acquisti è tutta un’altra storia.
Leggi tutto “Ridurre la distanza psicologica per aumentare le conversioni”Tre esempi di campagne emozionali fallimentari
Molti marketer credono che le campagne emozionali siano uno strumento di marketing molto potente per via del coinvolgimento emotivo che generano nei consumatori. E in effetti, è innegabile che quando sono ben pianificate e realizzate possano creare un legame profondo tra il marchio e il pubblico.
Leggi tutto “Tre esempi di campagne emozionali fallimentari”Il potere persuasivo della pubblicità in rima
Quando lo spot fa rima, il prodotto vende prima. Poesie e ritornelli hanno accompagnato la pubblicità fin dalla sua nascita, mentre la capacità di creare motivetti intriganti per reclamizzare una marca è da sempre una delle capacità più richieste a un buon copywriter.
Leggi tutto “Il potere persuasivo della pubblicità in rima”Neuromarketing e pubblicità: come le neuroscienze cambiano la comunicazione pubblicitaria
L’applicazione del Neuromarketing alla pubblicità si sta rivelando sempre di più l’arma vincente dei grandi brand e la vera rivoluzione della comunicazione pubblicitaria di questi anni. Tra le aziende che ne fanno uso Google, PayPal, e in Italia Tim.
Leggi tutto “Neuromarketing e pubblicità: come le neuroscienze cambiano la comunicazione pubblicitaria”Pubblicità e sesso: quando l’eros non attrae
Sesso e pubblicità è da sempre un binomio classico. Eppure, secondo uno studio pubblicato nella prestigiosa rivista americana sull’International American Journal of Advertising nel 2017, il nudo avrebbe un effetto zero sulle vendite e la pubblicità erotica si rivelerebbe un sostanziale fallimento.
Leggi tutto “Pubblicità e sesso: quando l’eros non attrae”Come elaborare una copy strategy di successo per la generazione Z
Per elaborare una copy strategy per la generazione Z (detti anche plurals o post-millenials: sono i ragazzi e le ragazze nati tra il 1995 e il 2010), bisogna necessariamente partire dal mezzo di comunicazione da utilizzare, che con loro è il digitale.
Gli appartenenti a questo target sono infatti tutti “Digital Innates”, ossia persone che non hanno più il ricordo di come era il mondo prima di internet, ed è in rete che cercano le informazioni, anche in tema di brand e acquisti.
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