Lo sapevate che un insulto ha sul nostro cervello lo stesso effetto di uno schiaffo? E che gli abusi e le violenze verbali lasciano anche essi tracce durevoli sul funzionamento dei nostri neuroni?
Queste le conclusioni delle ricerche svolte in Olanda da un team dell’università di Utrecht utilizzando elettroencefalogramma e rilevamento della conduttanza cutanea per analizzare la risposta neuronale di un campione di circa 70 soggetti.
Lo studio non è isolato, ma si inserisce in un filone di ricerca sull’abuso verbale che sta diventando sempre più ricco e che dimostra come le cattive parole possano non solo fare male, ma anche danneggiare il cervello in modo più o meno permanente, al punto che queste “cicatrici” diventano visibili alla scansione cerebrale.
I danni sono particolarmente gravi se l’abuso verbale viene attuato in modo sistematico durante i primi anni di vita. Una ricerca svolta dal neuroscienziato Martin Teicher su oltre 1000 adulti ha ritrovato tracce degli abusi verbali subiti nell’infanzia sotto forma di demielinizzazione del corpo calloso.
L’effetto di questa lesione è una riduzione delle prestazioni di quest’organo cerebrale, che ha il compito di connettere i due emisferi. Non è comunque escluso che insulti e abusi verbali producano danni anche in altre aree del cervello.
Viene così dimostrata l’importanza di un ambiente protettivo per i bambini e il grande ruolo che in ciò deve necessariamente svolgere la famiglia. Nascere da una coppia di genitori rispettosi e premurosi può fare veramente la differenza: chi ha la sfortuna di nascere in famiglie violente e disagiate rischia purtroppo di portarne le conseguenze per tutta la vita.
Un’altra implicazione di queste ricerche è l’importanza delle norme legali, sociali ed etiche che vietano gli insulti e i comportamenti verbali offensivi (in Italia insultare è un reato). Non si tratta di inutili: “buone maniere”, ma di regole che tutelano un bene personale effettivo, in questo caso quello dell’integrità psichica.
Oggi purtroppo la violenza verbale sui bambini è ancora molto diffusa, nonostante la sua sostanziale inutilità educativa e i danni che fa e che ormai cominciano a essere documentati dalla ricerca scientifica. Ricordiamoci che le conseguenze non si limitano a bambini e adulti più infelici, ma anche a persone che da grandi graveranno, con il loro disagio psichico e fisico, sulla società e sul suo benessere generale.
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Immagine di benzoix su Freepik