Scoperto come avviene la comprensione delle parole a livello neurale

Un recente studio del Massachusetts General Hospital ha rivelato dettagli fondamentali su come i singoli neuroni del cervello umano rappresentino e organizzano le informazioni semantiche e quindi giungano a comprendere parlato e scritto.

Utilizzando una tecnica particolare che permette di registrare l’attività cerebrale a livello di singolo neurone, i ricercatori hanno identificato le cellule nella corteccia prefrontale dell’emisfero dominante per il linguaggio che rispondono selettivamente a specifici domini semantici e mostrano risposte preferenziali a significati particolari delle parole.

In parole povere, questi neuroni sono in grado di decodificare accuratamente il dominio semantico delle parole anche quando vengono testati con materiali linguistici diversi, come narrazioni di storie, suggerendo un processo che consente di estrarre in modo affidabile le informazioni semantiche durante la comprensione del linguaggio a livello cellulare.

I potenziali evocati di questi gruppi di cellule contenevano inoltre informazioni dettagliate sulle relazioni gerarchiche tra parole, suggerendo un meccanismo cellulare che permette di mappare rapidamente le informazioni semantiche sui modelli di risposta della popolazione neuronale in tempo reale durante il discorso.

Un’altra osservazione rilevante riguarda la dipendenza delle attività neuronali dal contesto. I neuroni riflettevano i significati delle parole basandosi sulle specifiche frasi in cui erano inserite, anche quando erano foneticamente indistinguibili.

Il contesto delle frasi è dunque essenziale per estrarre idee complesse dalle espressioni linguistiche, e si ipotizza che giochi un ruolo chiave nella comprensione del linguaggio. In presenza di un contesto meno prevedibile o assente, la capacità dei neuroni di differenziare tra le rappresentazioni semantiche diminuiva durante gli esperimenti.

Questo potrebbe suggerire che i neuroni rappresentano i significati delle parole in modo adattivo e dipendente dal contesto durante l’elaborazione del linguaggio naturale.

Le implicazioni per la comunicazione

Una conseguenza della ricerca per chi si occupa di comunicazione è confermare quanto già intuito da Damasio: le informazioni semantiche non vengono stivate in una sorta di area magazzino, ma piuttosto ricostruite ogni volta in base al contesto della frase in cui la parola si trova, alla situazione del soggetto e alle sue necessità contingenti.

Ai fini di una buona memorizzazione è dunque importante per il cervello acquisire tutta una serie di collegamenti e relazioni che riguardano non solo le parole simili a quella da memorizzare, ma anche i contrari e ciò che è dissimile.

In sintesi, per costruire il senso di un semantema il cervello ha bisogno di sapere non solo ciò che è ma anche ciò che un concetto o un’entità non è o da cosa si distingue, e poi di collocarla in strutture gerarchiche di altre parole o in categorie.

Questo conferma l’intuizione di chi si occupa di comunicazione che collocare il prodotto in un contesto (ad esempio, per un prodotto alimentare, in una cena piuttosto che fotografare il prodotto da solo) crea messaggi più memorizzabili ed efficaci.

Prospettive e domande aperte

I risultati aprono nuove prospettive per studiare il trattamento linguistico e semantico a livello dei singoli neuroni. Sebbene lo studio si concentri sull’elaborazione del linguaggio uditivo, è interessante speculare se queste rappresentazioni semantiche possano essere indipendenti dal modulo, generalizzandosi alla comprensione della lettura o addirittura a stimoli non linguistici come immagini o suoni.

Rimane da scoprire se rappresentazioni semantiche simili possano essere osservate in altre aree del cervello, ad esempio la corteccia temporale. Ulteriori ricerche potrebbero anche esplorare se le risposte neuronali durante la comprensione e la produzione del linguaggio siano simili.

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Autore: Marco La Rosa

Sono un web content writer, web designer e esperto di SEO e UX design. Ho scritto il libro Neurocopywriting, edito da Hoepli, dedicato all'applicazione delle neuroscienze alla comunicazione.

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