Le associazioni di parole possono essere causa di malintesi particolarmente gravi nella vita in generale e nelle traduzioni in particolare.
Per esempio, mentre “individualista” ha in Italia connotazioni in genere negative, in alcuni paesi assume invece connotazioni positive, richiamando virtuosi comportamenti imprenditoriali e non le teste dure che vogliono fare da sole remando contro la squadra e gli ordini del capo.
In effetti l’individualismo è stata anche una corrente politica e filosofica che esaltava l’individuo, la sua attività e la sua indipendenza in contrapposizione al collettivismo.
La differente associazione di parole che vengono operate in Italia rispetto alle lingue di altri paesi – con un movimento filosofico nel primo caso, con dei comportamenti problematici nel secondo caso – spiega la differente valenza della parola tra Italia e i paesi dove il termine assume connotazioni positive.
Relazioni semantiche e associazioni di parole
Ogni parola assume un senso solamente se inserita in un contesto di relazioni semantiche con altre parole. La nostra memoria sembra infatti organizzata come una grande rete associativa, in cui ogni concetto ne richiama altri vicini per significato attraverso vere e proprie mappe semantiche.
È un po’ come tirare i fili di una rete: automaticamente muoviamo non soltanto il punto toccato, ma anche tutto ciò che è vicino. I concetti collegati o vicini a un termine tramite le associazioni di parole chiariscono e completano la parola pensata o pronunciata in modo spesso automatico e senza che noi ce ne rendiamo conto.
In psicologia, un test denominato Implicit Reaction Time sfrutta questo principio. In sintesi, si valuta la velocità di risposta del campione a delle associazioni di parole per comprendere quanto esse siano vicine tra loro nelle reti semantiche del nostro cervello.
Nel caso pratico del gelato Squp ho descritto come questo tipo di test possa essere utilizzato con successo per creare il payoff di una campagna pubblicitaria.
Associazioni di parole e malintesi
Le reti semantiche in cui una parola è collocata variano tra lingua e lingua, riflettendo le differenti esperienze storiche dei popoli. Appartengono cioè a quel complesso che viene definito cultura e che contribuisce in maniera determinante alla formazione dell’identità nazionale o del gruppo di riferimento.
Nell’esempio del nostro individualista, non stupirà sapere che ho scoperto l’accezione positiva del termine in aree che hanno sofferto per l’oppressione del collettivismo imposto dal comunismo.
Rimasi anche stupito di incontrare persone dalle medesime aree che davano una connotazione molto positiva alla parola aristocrazia (da noi la parola ha connotazioni più sfumate), considerata la portatrice di valori identitari particolarmente sentiti e sempre contrapposti all’umiliante livellamento verso il basso imposto dagli invasori bolscevichi.
Intuitivamente, le differenze tra le associazioni di parole nelle diverse culture e lingue possono portare a incomprensioni, malintesi e conflitti anche gravi. Questo ci fa comprendere l’importanza del lavoro dei traduttori e di chi localizza parole e testi.
Una traduzione ben fatta non potrà mai essere meccanica, dovrà tenere sempre in conto l’arduo lavoro di mediare tra reti semantiche diverse che stanno sotto qualsiasi significato nelle diverse lingue.
In conclusione, non si tratta solamente di tradurre, ma di esercitare in alcuni casi una vera e propria opera di mediazione culturale.
Associazione di parole, implicazioni, connotazioni
Una parola è associata anche a delle emozioni, ha cioè spesso una valenza positiva o negativa. Questo viene chiamato in diversi modi: implicazioni, connotazioni.
L’effetto – indipendentemente dal termine utilizzato – è sempre quello: l’emozione associata al termine crea immediatamente un forte condizionamento sulla mente di cui non si è sempre immediatamente consapevoli.
Se per un italiano la frase: “ci vuole più individualismo” potrebbe suonare quindi un po’ sgradevole, in altri paesi potrebbe invece generare entusiastico supporto e plauso.
Mentre cogliere le associazioni semantiche può essere complesso, oggi esistono dei software in grado di misurare i sentiments, ossia le emozioni collegate a una parola, un brand o una espressione.
Con questi strumenti abbiamo la possibilità di comprendere meglio le associazioni di parole evitando malintesi e fraintendimenti, e favorendo una migliore comunicazione non solo tra le persone, ma anche fra i diversi popoli.
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